Occhio, che in questo caso le logiche sono un po' diverse rispetto al deep sky: data la luminosità del soggetto e il tempo di scatto brevissimo, non abbiamo da migliorare il rapporto S/N ed anche la dinamica è praticamente confrontabile con quella di una foto diurna...
Diciamo che almeno nel caso dell'intera superficie lunare lo scatto singolo è pratica diffusa e normale.
La tecnica della duplicazione della stessa immagine è efficacissima per raggiungere il risultato della "mineral moon" elaborando con softwares come Photoshop.
Come già accennato più sopra, le due copie vengono elaborate con procedure totalmente diverse, l'una tesa ad enfatizzare la saturazione dei soli colori, l'altra ad elaborare quella che si trasforma in una sorta di "luminanza" (i dati di colore possono essere del tutto eliminati) nel rispetto della maggior risoluzione possibile.
Il mix delle due elaborazioni crea il risultato finale, che contiene dati comunque presenti nell'unico originale, ma estremizzati con equilibrio diverso al fine di ottenere il risultato della "mineralizzazione" mantenendo la massima risoluzione possibile e minimizzando al contempo la presenza di artefatti.
