Costellazioni
Il cielo di gennaio appare dominato dalla grande figura di Orione, dalla stella Sirio e dall’asterismo del Triangolo Invernale.
Orione è in assoluto la protagonista del cielo: la sua caratteristica forma a clessidra, le tre stelle allineate della cintura e la sua posizione a cavallo dell’equatore celeste ne fanno il punto di riferimento per gli osservatori del cielo di tutto il mondo.
Prolungando in direzione sud-est la linea tracciata dalle tre stelle della cintura si giunge a Sirio, la stella più luminosa dell’intera volta celeste; questa stella, assieme a Betelgeuse e Procione, un astro notevole nella costellazione del Cane Minore, costituisce il Triangolo Invernale. A sud di Sirio, il corpo del Cane Maggiore è segnato da una catena di stelle che prosegue verso sud-est, terminando in un triangolo. Più a sud, la parte posteriore dell’antica Nave Argo, la Poppa, è ricchissima di ammassi aperti.
A nord del Triangolo Invernale si evidenzia bene la costellazione dei Gemelli, le cui stelle sono disposte secondo un rettangolo inclinato verso nord-est, quasi a voler “sfuggire” dal gruppo di stelle di Orione. Ad nord-ovest di quest’ultimo, in alto nel cielo, si estendono il Toro e l’Auriga.
Ad est, la brillante stella Arturo inizia a mostrarsi, rasente l’orizzonte col suo colore rossastro, che i bassi strati atmosferici fanno virare sul giallo-arancio; sale inoltre la figura del Leone, di forma trapezoidale, con la brillante Regolo sulla parte sud-ovest. Il campo a sud-est appare invece privo di stelle, in direzione della grandissima Idra e di altre costellazioni minute.
In direzione nord, il Grande Carro inizia ad elevarsi sull’orizzonte, disponendosi quasi verticalmente, mentre al suo crescere segue, dalla parte opposta alla Stella Polare, il declino di Cassiopea. Cefeo raggiunge invece il punto più basso sull’orizzonte settentrionale, ma senza tramontare.
Verso ovest, la tortuosa costellazione di Eridano declina sempre più sull’orizzonte, lasciando ad ovest di Orione un’area priva di stelle appariscenti.
Oggetti notevoli
Il mese è propizio per l’osservazione dei seguenti oggetti celesti, visibili anche con un piccolo binocolo:
- l’Ammasso Doppio h+χ Per, in Perseo;
- M101, una galassia spirale nell’Orsa Maggiore;
- la Galassia di Andromeda, nell’omonima costellazione;
- la Galassia del Triangolo, nell’omonima costellazione;
- le Pleiadi, nella costellazione del Toro;
- M35, un ammasso aperto visibile nella costellazione dei Gemelli;
- M36, un ammasso aperto visibile nella costellazione dell’Auriga;
- M37, un ammasso aperto visibile nella costellazione dell’Auriga;
- M38, un ammasso aperto visibile nella costellazione dell’Auriga;
- La Nebulosa di Orione, visibile ad est nell’omonima costellazione;
- M41, un ammasso aperto visibile nella costellazione del Cane Maggiore;
- L’Ammasso del Presepe, visibile in direzione della costellazione del Cancro.
Carte celesti
Le seguenti carte, regolate alla latitudine media italiana 42°N, rappresentano il cielo visibile a gennaio.
Le carte sono disponibili a risoluzione 2500×2500.
Nota: il transito della Luna e dei pianeti non sono riportati nelle carte.
1º gennaio 2018, ore 23:00 (CET)
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15 gennaio 2018, ore 23:00 (CET)
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